mercoledì 11 dicembre 2013

TALENT SHOW, TALENT BOH

Non riesco a vincere la noia. Potrebbero suonare le variazioni Goldberg, tutto il repertorio di Robert Johnson, qualsiasi cosa. Io finisco per annoiarmi, e anche piuttosto rapidamente.

La figlia di un amico è in finale tra poche ore. A X-factor.
Da settimane, mesi, sui social network è spuntato un florilegio di “mi piace”, “condividi”, “vuoi partecipare al gruppo”. Entusiasmo alle stelle: sembra sia arrivata la Callas della musica popolare.
Il padre, musicista lui stesso, setaccia con costante inflessibilità il web alla ricerca di tutto il ciarpame gossip che riguarda la figliola e lo pubblica, per esporlo al pubblico ludibrio.
In pratica, esattamente quello che stanno facendo anche gli altri papà e mamme con pargoli impegnati nell’artistica tenzone.
E giù sghignazzate sul cretino che ha scritto questa roba, ma dove prende le informazioni, sì figuriamoci, non è vero che è raccomandata è soltanto la migliore, sono tutti invidiosi, eccetera; vagonate di amici/amiche a sbranare i malcapitati coglioncelli che postano in rete notizie balenghe.
In pratica, esattamente quello che stanno facendo anche amici/amiche degli altri papà e mamme.
Basterebbe solo questo, che pure è niente in confronto al resto del baraccone, a smontare ogni desiderio di avvicinarsi in nome della musica.
Un casino pazzesco: banner, slogan, striscioni, fan club, com’è carina, schermi giganti, sei invitato… in sostanza un incitamento alla fuga.

Ho provato, mi sono detto “ma lei non è male, è brava, adesso ci sforziamo e vediamo se un’occhiata oltre il bordo rivela panorami interessanti”.
Bisogna superare alcuni ostacoli.
Per prima cosa, la bruttezza della trasmissione da un punto di vista squisitamente visivo. Ambientazione e scenografie un poco più pacchiane del matrimonio di un capoclan di Scampìa, luci e inquadrature e stacchi da discoteca riminese dopo tre o quattro pasticche, testi e stile di conduzione perfetti per un villaggio turistico: è dura, eh?
Andiamo avanti, ci sono gli affascinanti giurati da affrontare. Detto che per la Ventura basta il nome, che per i soldi anche un musicista serio potrebbe fare la qualunque, che mi è parso di vedere pure la controfigura scadente e malaticcia di Morgan, mi è rimasta curiosità per quell’incredibile essere che si veste di fucsia o qualcosa di simile. Insomma, chi è? Cosa fa nella vita? Quali sono le sue aspirazioni? Perché bisognerebbe conoscerlo?
Durissima anche qui.

A dire il vero non è passato COSI’ tanto tempo. Non ho resistito più di 20 - 25 minuti (in più riprese) totali, perché la noia mi ha sempre aggredito con una veemenza devastante.
Ho ascoltato qualche cover e i brani originali.
Tra le cose notate, l’idiozia di voler proporre come cover di Hendrix “Little wing”. Quel tizio non ce l’aveva un arrangiatore (coach? Allenatore? Sparring partner? Manager?) a dirgli “va bene la cover di Jimi ma non quella, perché è praticamente IMPOSSIBILE tirarci fuori qualcosa di originale e interessante o che non sia già stato fatto miliardi e miliardi di volte”?
Ma i brani originali… non s’affrontano, no. Certo non si capisce perché uno bravo a scrivere dovrebbe mettere le sue cose migliori in una trasmissione tv usa e getta, ma un limite… ce lo vogliamo porre?

In realtà X-factor può servire, al massimo, a cercare di intuire se uno o l’altro partecipante possieda capacità interpretative di qualche tipo. Diciamo che essendo impossibile premiare la musica (davvero, qualche passaggio delle canzoni scritte per i finalisti risulta imbarazzante) si riconosce un attitudine, un carattere, un’idea di possibilità futura.
E’ solo che il talento non c’entra niente, ad onta del nome. Il “talent” è parola troppo grossa per queste X, dove i già elefantiaci meccanismi del business musicale sono appesantiti dalle esigenze del business televisivo; l’ibrido che ne risulta è un manuale di assemblaggio per aspiranti star dello spettacolo, un esempio di My fair lady versione televisiva con l’ambizione non della buona società bensì di un buon contratto con qualche major.


E mi dispiace per la brava figliola, ma appena la noia mi ha ri-azzannato, via, a tutta velocità…

Nessun commento:

Posta un commento