lunedì 22 aprile 2013

Nam myoho renge kyo!


Tre anni or sono me ne andai con un amico in un negozio di strumenti musicali fuori città. La visita serviva a provare ed eventualmente acquistare un pick up per chitarra acustica: in effetti il pick up me lo portai a casa, ma passai almeno mezz'ora a suonare e coccolare una bella chitarra folk della Yamaha, serie L, che mi stupì per l’eccezionale rapporto qualità / prezzo.
Ne fummo tanto colpiti, io e l’amico, che alcuni mesi dopo quando lui si sposò accolse con grande gioia il regalo che gli facemmo in gruppo, quello stesso modello Yamaha che avevo poi fatto mandare a prendere dal mio chitarraio di fiducia.

Un paio di settimane fa, spulciando tra gli annunci di un sito molto frequentato, vedo in vendita una chitarra Yamaha della serie L, ad un prezzo assai interessante.

Contattato il proprietario, mi accordo per un incontro. Abita ad una trentina di chilometri da Reggio, nessun problema a trovare il luogo dell’appuntamento.
Lo strumento è praticamente nuovo, i legni non presentano un solo segno.
Ottima chitarra, riconosco il manico ben fatto e la sento già mia. Mi sembra d’averla sempre suonata.
Nei cinque minuti di chiacchiere post-affare concluso, chiedo al gentilissimo ragazzo dove l’ha comprata.
“L’ho presa a C., nel negozio di Tizio”.
“Ma dai. Lo conosco. Scusa, ma quando l’hai acquistata?”
“Boh, circa tre anni fa. Due e mezzo, mi pare…”
Insomma. E’ la stessa chitarra che avevo provato io. La prima “serie L” che abbia mai suonato.
E’ tornata da me, per appartenermi.

Magari è sciocco, però la cosa mi ha colpito.
Ovviamente si tratta di un puro caso, ma in realtà da tempo cercavo quello strumento, e diverse volte ho rinunciato in extremis ad altri acquisti, diversi, per continuare ad aspettare.
Insomma, quando ci penso mi viene da sorridere in modo un po’ ebete, come davanti ad un enigma incomprensibile… e mi torna in mente un sacco di musica misticheggiante, tipo questa:
Del resto il titolo di questo fantastico disco è The cycle is complete, come volevasi dimostrare.

Nam myoho renge kyo!